Il 16 giugno scorso si è tenuto, presso l’agriturismo Il Bove alle porte di Reggio Emilia, l’evento “Emilia Wine & Friends”, organizzato per incontrare i collaboratori del mercato estero, presentare il nuovo progetto commerciale che Emilia Wine sta sviluppando e confrontarsi con la rete vendita.
A fare il punto della situazione dopo un anno di esportazioni e ad illustrare il nuovo progetto commerciale estero ci ha pensato Francesca Daviddi, responsabile dell’Unità Business Export di Emilia Wine che ha iniziato il meeting presentando il codice etico del Gruppo, “per trasmettere il senso di appartenenza non solo internamente ma anche all’esterno, indispensabile per costruire una attività di successo”.
Si è parlato di piramide qualitativa e rapporti fra persone, di accoglienza, di come costruire sinergie fra i vari ambiti professionali, insieme alla creazione di un team animato dalla passione, da un metodo di lavoro condiviso e del piano di marketing e comunicazione.
Si è affrontato il tema dell’ottimizzazione dei prodotti, del loro posizionamento o riposizionamento, della riqualificazione delle denominazioni, spiegando le scelte che hanno portato a ridefinire le linee per renderle più rappresentative, senza trascurare le richieste di mercato; per esempio, la linea Casali 1900 nasce per soddisfare le necessità del mercato internazionale e valorizzare la storicità del marchio.
Sul valore di brand si è concentrata la massima attenzione: territorio e brand sono state le parole chiave della giornata e la storicità di un marchio come Casali è per il cliente indice di qualità e credibilità. Il valore della storia è direttamente collegata al valore del territorio, perché è portatrice di un racconto da condividere con il consumatore finale.
Il commento più bello dell’incontro? Quello di un agente che, a fine giornata, ha affermato: ‘Ho capito che quando sono con un cliente non devo parlare di prezzo. La prima cosa che devo fare è raccontare il vino e il valore del marchio’.